5 gite fuori porta, partendo in bici da Bologna

L’auto è davvero necessaria per le gite fuori porta? Non certo a Bologna, che secondo Bikeitalia è “la grande città più promettente in Italia per lo sviluppo della ciclabilità”. Anche i dintorni, complici i molti percorsi pianeggianti o di saliscendi non troppo impegnativi, offrono tante possibilità per chi vuole programmare una gita in giornata alla scoperta dei borghi e dei parchi del territorio bolognese, anche senza essere allenatissimi.

Secondo la guida al cicloturismo della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), scegliere di andare in bici nel tempo libero è un modo per inquinare meno e allo stesso tempo risparmiare e fare attività fisica: “Ci si immerge nella natura, si scoprono lentamente le bellezze del territorio, si visitano le emergenze naturali, culturali ed artistiche. Si fanno piacevoli e imprevisti incontri, con abitanti del posto o altri escursionisti; si gustano le specialità eno-gastronomiche locali mentre si fa un’esperienza fisica molto piacevole”. Il ritmo meno serrato e l’attenzione al paesaggio sono l’ideale per scoprire borghi, palazzi storici e piccoli musei, che magari ignoreremmo come meta per un viaggio in auto, ma che diventano tappe ideali durante una pedalata.  


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Anche se calcolare in modo preciso gli impatti ambientali del turismo è complesso, si stima che questo settore produca circa l’8% delle emissioni globali di CO2, in gran parte legate ai trasporti, allo shopping e alla produzione di cibo. E se la scelta della bici al posto dell’auto per un’uscita nel weekend può sembrare un contributo minimo per l’ambiente, può in realtà produrre effetti positivi poco considerati. Per esempio, alleggerire le località più gettonate, che nei periodi turistici non solo subiscono la pressione alimentare, energetica e ambientale delle orde di turisti, ma possono diventare anche invivibili per la popolazione residente.  

Con l’aiuto degli attivisti Andrea Ballandi ed Emanuele Caprara, vi proponiamo cinque itinerari per una giornata (o un weekend) fuori porta partendo a pedalare da Bologna.

 

Parco della Chiusa e Cimitero monumentale della Certosa – 16 km

 

Con questo percorso poco impegnativo – e completamente su pista ciclabile – si imbocca la Tangenziale delle bici e poi la Ciclovia lungo il Reno per arrivare al Parco della Chiusa (o parco Talon), un’area di 110 ettari che dal 2006 fa parte dei Boschi di San Luca e del Reno, sito di interesse comunitario. Proprio perché quasi circondato da aree urbane ma aperto sui colli bolognesi, è una zona verde particolarmente importante perché fa da corridoio ecologico per specie animali come uccelli e insetti. Ritornando verso Bologna il percorso devia per attraversare i due ponti ciclabili di Casalecchio e costeggiare il Cimitero Monumentale della Certosa, con i chiostri del Convento e la Chiesa di San Girolamo. 

 

Oasi La Rizza – 47 km

 

Un itinerario un po’ più lungo ma percorribile tranquillamente in circa 3 ore di pedalata, che nel tratto iniziale segue la Ciclovia del Navile immersa nel verde. Lungo il percorso si incontrano il Museo della Civiltà Contadina presso Villa Smeraldi, a San Marino di Bentivoglio, con testimonianze e oggetti che raccontano la vita contadina nel bolognese tra il Settecento e l’inizio del Novecento. Proseguendo si possono visitare i monumenti legati alla storia di Bentivoglio, come il Castello quattrocentesco e il Palazzo Rosso in stile liberty bolognese, affacciato sul Canale Navile. Si arriva poi all’Oasi La Rizza, un tempo risaia e oggi area naturale protetta che comprende zone umide, canneti e boschi ed è l’habitat in cui vivono molte specie di uccelli – l’ideale, quindi, anche per gli appassionati di birdwatching. Il percorso di ritorno verso Bologna è tutto su ciclabile protetta, percorribile in sicurezza anche dai più piccoli.  

 

Dozza e la Biennale del Muro Dipinto – 42 km

 

Un altro percorso di lunghezza simile e pochissimo dislivello è quello che collega Bologna a Dozza, dove meritano la visita la Rocca Sforzesca e le vie del borgo con i suoi “muri dipinti”: una galleria a cielo aperto con affreschi sulle facciate del centro storico, dipinti in occasione della “Biennale del muro dipinto” dagli anni Sessanta ad oggi. Proprio quest’anno ci sarà la nuova edizione della manifestazione, dal 13 al 19 settembre.

 

Val di Zena, Monte Bibele e Villaggio Etrusco – 37 km

 

Per chi ha una mountain bike e non teme qualche salita più impegnativa, la Val di Zena offre molti percorsi interessanti ed è diventata piuttosto frequentata dai ciclisti durante questi ultimi due anni. Un itinerario è quello che si arrampica sul Monte Bibele, con il suo Parco archeologico che include anche i resti di un villaggio etrusco-celtico del IV secolo a.C.. L’ultima parte del percorso segue un sentiero e va fatta a piedi. Una curiosità: con una deviazione verso Pianoro si può far visita alla Balena della Val di Zena, un monumento che rappresenta un cetaceo del Pliocene – vissuto tra i 2 e i 5 milioni di anni fa – i cui resti fossili furono ritrovati nel 1965 e ora sono conservati al Museo Cappellini.

 

La via del mare (con l’aiuto del treno) – 140 km


Questo itinerario di 140 km da Bologna a Ravenna è l’ideale per un intero weekend (o anche più giorni, a seconda delle visite che si vogliono fare e della resistenza delle gambe). Si percorrono strade secondarie – in parte sterrate – lungo gli argini del Navile e del Reno con tappe in aree naturalistiche come la già citata Oasi la Rizza, l’idrovora di Saiarino e le Valli di Comacchio. Poi si arriva al mare e si percorre la costa lungo la pineta, fino a Ravenna dove si può tornare a Bologna con il treno. Nel sito La via del mare si trovano più informazioni sull’itinerario e si possono scaricare le tracce del percorso. Per un percorso come questo, però, è necessario partire preparati, con la bici in buono stato di manutenzione e un minimo di equipaggiamento


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Per altri percorsi da fare in bici partendo da Bologna consigliamo le guide di Dynamo (parte 1parte 2), con itinerari facili per tutta la famiglia, medi e impegnativi per i più sportivi, oppure i tour organizzati da Bologna Welcome, che includono visite guidate a luoghi storici e culturali del territorio. 

 

di Anna Violato, formicablu 

Anna Violato è una comunicatrice della scienza freelance che vive a Bologna. Collabora con RADAR Magazine, testata online che racconta i cambiamenti del clima e dell’ambiente, con lo studio di comunicazione scientifica formicablu e con la casa editrice Zanichelli.

 

Foto di copertina: Margherita Caprili